Il Nostro Sogno e il suo Tramonto

Era l’agosto del 2008, eravamo nel Parco Nazionale dello Stelvio a Santa Gheltrude nel Sudtirol, quando dopo un discorso sulle aquile, mi dicesti “- Sai papà vedo che tu te ne intendi di Montagna -” Poi staccasti la mano dalla Mamma e presi la mia, gesto che raramente facevi. Provai una forte sensazione di amore e gioia.
La passeggiata continuò per anni, la montagna e la sua natura ti riempivano di felicità e spensieratezza.
Abbiamo intrapreso viaggi in tutta Europa da Nord ad Est da Sud a Ovest. L’ultimo nostro viaggio fu il Portogallo. L’ultima nostra ferrata sulla Croda Rossa a Sesto . Li eri già più grande e quella mano iniziava a distaccarsi sempre di più. Eri arrabbiato con me perchè io e la mamma ci stavamo separando. Mi rispondevi male, ma eri ancora accanto a me.
Il nucleo familiare per noi era importante, ti nascosi tutti i dolori che provavo da anni per riuscire a tenere insieme la nostra magia, notti insonni a dormire sul divano o nella tua camera, poi con te.
Fui costretto ad andarmene da casa lasciando il mio cuore dentro di te, e la morte dentro. La nostra magia che sicuramente nel tempo si sarebbe trasformata, rimaneva li pronta per essere usata. Venne cancellata.
Cercai in tanti modi di starti vicino, cercando di costruire un appartamento, ma mi fu impedito. Dove andai ad abitare non potevo ospitarti se non i fine settimana alterni. Che sofferenza, quanti sbagli, quando sei disperato.
Sei sempre stato tutto per me, la mia ancora di salvezza un sorriso, un abbraccio a fine giornata tra guai e pensieri, l’unica goccia d’amore in un mare di difficoltà.
L’adolescenza lontano da me ti ha cambiato, il tempo del covid. Che vuoti, che perdita di amore, anni di vita, gettati via che non potevamo riavere.
Così inevitabilmente nel tempo ti ho perso, hai preso la tua strada volendo seppellire tutti i nostri ricordi, e forgiarti di una nuova personalità. Comprensibile con tutta la tua rabbia e voglia di gridare al Mondo intero la tua ingiustizia subita dai genitori e dalle lotte legali.

Ti ho scritto tanto per poterti riabbracciare e vivere serenamente, cosa che rivendichi anche tu senza di me. Quindi questo sancisce solo quel tramonto della nostra fantastica storia. Nessuno potrà capirla se non noi due, che l’ abbiamo vissuta e distrutta insieme. Tu accettavi solo me, nessun altro ! Senza considerare che mi condannavi nella solitudine, mentre tu ti creavi giustamente la tua vita. A me rimarrà il ricordo di quei fantastici momenti, come padre e amico. La foto di noi due simboleggia l’inizio della magia, mano nella mano, il nostro tramonto e il pericolo su quelle rotaie. La vita ci riserva sempre delle brutte sorprese, dobbiamo cercare di evitarle insieme, aiutandoci perchè la vita inevitabilmente cambia. Per amore si deve capire sia da parte del genitore sia da parte del figlio a scegliere un compromesso che riporti serenità e felicità nel rapporto, in modo che quella magia ritorni.
Un pensiero va a tutti i genitori che soffrono durante una separazione, per non riuscire a vivere i propri figli. A me resta solo che tu sia felice nella tua vita futura, anche se so che da qualche parte dentro di te resteranno quei ricordi e tutte le esperienze che hai vissuto e che le userai.
Euferr
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