IL PUNTO
Era da molto che volevo scrivere questo articolo, ma non mi sembrava il momento giusto ogni volta che lo iniziavo a scrivere.
Mi ha ispirato lo scrittore giornalista Beppe Severgnini dopo aver letto i suoi libri. Ho avuto una sorta di spinta a scrivere quello che mi veniva in mente, sintetizzando ogni pensiero, e concretizzando il risultato.
Ci proverò…
Facendo una fotografia all’Italia, in questo momento cosa vediamo?
Un Elevato Debito Pubblico, e Comunitario (UE) che inevitabilmente porta:
– A una Recessione economica, industriale,del lavoro e del mercato.
Deflazione, Inflazione.
Riduzione dell’export.
Chiusura di Società, esercizi commerciali, gruppi aziendali in fuga (vedi ex Fiat, e tanti altri).
Conseguente perdita di lavoro, blocco delle assunzioni, degli stipendi, aumento della disoccupazione giovanile, allungamento dell’età pensionabile, con un prospetto di mensilità inferiore alla media Europea.
I Governi, e il Parlamento Bicamerale Italiano su pressioni UE, emette decreti di prelievo (Tasse) ai cittadini, chiedendo uno sforzo comprensivo, (comprensione contributiva). Anni sono passati ma le Manovre non bastano a colmare la voragine economica interna creata. “The song remains the same”, cambiano i partiti e i volti ma nessuno riesce a far decollare il Bel Paese. Siamo difronte al fallimento della classe politica globale dell’Italia, di conseguenza dei suoi affiliati, in ogni settore e nella scala gerarchica di gestione -Regioni,Provincie, Comuni- C’e’ un “Crack “completo.
Gli anni passano e perdiamo terreno con i Partners Europei , nel Lavoro, nel Commercio, Scuola, Ricerca, Turismo.
Un Tale Disastro assomiglia a una foto post bellica durante la fase ricostruttiva.
L’aumento delle tasse (primi nel Mondo), potrebbe servire se ci fosse una equa contribuzione dei cittadini. Sappiamo che non è così, sono i soliti contribuenti a pagare, e la forte evasione fiscale non viene contrastata a dovere; Da nord a sud non pagano e non vengono trovati (scriviamo così…).Ma non è vero, aumentare le tasse porta secondo molti economisti a soffocare il lavoro, il commercio, e la produttività.
Un lenta ma continua invasione con sbarchi a sud del paese,non ci aiuta, e speriamo non abbia secondi fini (Fallaci Memoria), una profonda differenza comportamentale di origine culturale tra Nord e Sud, Scuola e Sanità in Crisi.
Fuga di Cervelli all’estero, studenti in crisi di scelta, aziende vendute a ditte Straniere, come alcuni stabilimenti Balneari in note località turistiche, alberghi, laghi, Montagne in vendita.
Ogni giorno l’Italia affonda e so, che chi ci sta guardando, sarà pronto a tirarci su prendendo in cambio il meglio della nostra amata penisola.
Ma, una profonda autoanalisi di noi stessi, con una reciproca valutazione e rispetto di tutto ciò che siamo e che abbiamo costruito negli anni, dal dopo guerra ad oggi, potrebbe ancora servire a Riformarci ?
Unirsi come in una finale dei mondiali di calcio, per rifare ciò che è stato distrutto e riprendere ciò che ci è stato rubato, ci darebbe una nuova Italia e una speranza per ricominciare?
Chiudere per sempre il teatrino Politico che ogni giorno uccide questa speranza. Ma come? esiste ad oggi una ricetta per debellare tale malattia?
Da dove si può iniziare, quando noi stessi ci facciamo guerra per idee diverse in origine e per problemi mentali alla fine? -“Italian Squabbling” – (Italiani Litigiosi), ci chiamano all’estero e hanno perfettamente ragione. Probabilmente questa crisi e la perdita di fiducia verso chi ci governa ci ha reso instabili e sofferenti.
Il punto, è questo, ma è dovuto a una causa/effetto involontaria o volontaria?
Cordialità Euferr
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